FLAME FESTIVAL Bologna 5/6/06
Lunedì 5 Giugno si è tenuto al Palanordino di Bologna il secondo Flame Festival- Gods Of Metalcore. La giornata, climaticamente parlando, è stata ottima, non essendoci un caldo opprimente e la location, tutto sommato era accettabile.
Ma veniamo alle band...
La mia giornata inizia con i Maroon, capaci di regalare da subito uno show di grande valore e ribaltando la mia diffidenza, dopo aver sentito l'album. Grande compattezza sonora e buona presenza scenica, soprattutto da parte del cantante ( tolto il discutibile vizio di sputarsi addosso). Seguono gli Eighteen Visions, i quali offrono una performance, da me abbastanza pronosticata. I mezzi ci sono, ma purtroppo la band non riesce a distinguersi dalla massa. Con un po' di coraggio e con la consapevolezza che la strada intrapresa dal nuovo singolo può essere valida, tra qualche tempo parleremo di una buona band.
Seguono i From First To Last che ci mettono tutta la grinta possibile, ma non riescono ad impressionare, anzi. Lo stile musicale e scenico è una rivisitazione degli Used e se pensate che gli Used dal vivo sono un po' scadenti, figuriamoci i loro cloni. Sicuramente apprezzati dal pubblico femminile.
A rialzare il tasso qualititativo ci pensano i 36 Crazyfists, che piazzano una serie di brani ad effetto che colpiscono la mia attenzione: peccato per l'acustica pessima, con un basso altissimo che ancora mi fischia nelle orecchie. Da approfondire la loro conoscenza.
Ora è il turno degli Strapping Young Lad...diciamo che la band merita il mio rispetto e ne riconosco il valore e l'importanza che ha per i fan, ma dire che mi siano piaciuti mi pare forzato. Non mi sento di criticarli, mi hanno dato comunque l'occasione per andare a prendere una boccata d'aria.
Quando arrivano i Devildriver si capisce subito di avere a che fare con una band esperta e sicura di sè, capace di mostrare una grande classe e un seguito del tutto meritato. Ce ne fossero di band come loro.Al calare della sera si presentano i Bullet For My Valentine, forti dei consensi che sta avendo il loro album The Poison. Il loro show è molto buono e fa leva sui pezzi più coinvolgenti del loro repertorio, capace di svariare dalle sfuriate metal a momenti più riflessivi e "romantici"...insomma un gruppo per tutti.
La performance degli Atreyu si apre con Fat Bottomed Girls dei Queen e subito Bleeding Mascara...quale inizio migliore, per un' esibizione pressochè perfetta capace di fugare ogni dubbio sul valore della band di Orange County? Scaletta ottima e grande coinvolgimento del pubblico: ottimi.
Infine gli Hatebreed...mettiamola così, voi provate a dire che loro sono poco versatili e ripetitivi e loro vi spazzeranno via con una performance con due palle così. La forza che sprigiona la band è notevole e non rimane che inchinarsi e mostrare rispetto.
Infine devo aggiungere che sono rimasto positivamente impressionato dalla diversità del pubblico: dalle ragazzine con non più di 14 anni fino ai vecchi metallari (vuoi vedere che qualcosa sta cambiando??), e negativamente impressionato dall'acustica: poche band possono dire di aver suonato in condizioni ottimali.
INTERVISTA A BRANDON SALLERS DEGLI ATREYU
Sono circa le tre del pomeriggio quando all'improvviso, dietro al mixer dei fonici, sbuca Brandon, il batterista degli Atreyu. Colgo subito l'occasione per stargli addosso e, dopo la solita foto di rito, gli chiedo se posso fargli qualche domanda.
Vincent:" Innanzi tutto, dimmi perchè abbiamo dovuto aspettare così tanto per vedervi da queste parti?"
Brandon:" Purtroppo non è colpa nostra. Ti assicuro che la voglia di venire in Europa è tanta, ma a volte ci sono complicazioni che non dipendono da noi."
V:"Alcune band come i Bleeding Through lamentano un poco interesse da parte delle agenzie di booking, è questo il problema?
B:"Esatto, è proprio questo. Non è di certo un problema di seguito di pubblico. Siamo stupiti dall'affetto che abbiamo trovato in Europa finora. Ma se non riesci ad organizzare un tour con un minimo di garanzie è dura partire."
V:" Ora siete qua e tra qulache settimana sarete all'Ozzfest...che differenza c'è?
B:"Qui c'è un entusiasmo enorme, vivete il tutto come se fosse l'occasione della vostra vita. Negli States forse c'è più assuefazione...e comunque anche qui in Europa avete grossi festival."
V:"Dimmi la verità...siete soddisfatti pienamente del nuovo album?"
B:"Certamente. Non potevamo fare un altro The Curse e comunque era proprio questa l'idea che avevamo in testa."
V:"Stasera, che scaletta dobbiamo attenderci?"
B:"Sarà un misto di tutti e tre gli album...tre o quattro brani del nuovo. La canzone sulla colonna sonora di Underworld...e prima che tu me lo chieda, faremo Lip Gloss And Black:"
V:" Avvertite la pressione attorno a voi, o comunque l anecessità di dover smentire alcune critiche su di voi, oppure è tutto tranquillo?"
B:"Siamo tranquillissimi, l'unica cosa che conta è andare sul palco staera e fare bella figura...è la prima volta qui in Italia."
V:"Per concludere...siamo molto pesanti noi italiani??"
B:"No, affatto. Non mi aspettavo questo affetto. A stasera"
Dopo qualche ora lo show è finito e le promesse sono state mantenute e mentre ripenso alla loro performance mi appare davanti Chris, il bassista...seguono i complimenti e l'invitabile domanda:" Quando ci rivediamo?"
Segue la risposta secca:" In autunno...a presto"
Più di così cosa voglio dalla vita?
Invito chiunque faccia un giro su questo blog a lasciare commenti...anche insulti.
Ditemi anche cosa pensate delle performance delle band e quali saranno i prossimi vostri concerti.
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