HEROES: JELLO BIAFRA!!!
Jello Biafra
Eric Reed Boucher, nato a Boulder nel Colorado il 17 Giugno 1958, passa alla storia come Jello Biafra, il più irriverente esponente della scena punk/hardcore di sempre.
Già il nome è tutto un programma: Jello nasce dal riferimento al prodotto Jell-O ( una gelatina schifosa consumata in massa negli USA) e il finto cognome Biafra, una regione della moderna Nigeria coinvolta in guerre civili e drammi umanitari a causa della scarsità di cibo. Insomma, una voluta contraddizione tra un prodotto di massa e un posto dove il cibo è una chimera.
Il piccolo Jello viene cresciuto in una famiglia con una spiccata passione per la politica e l’attivismo politico e sin da piccolissimo inizia a formare la sua cultura socio-politica: la leggenda, infatti, narra che uno dei primi ricordi di Jello sia legato a sé stesso incollato davanti alla televisione a guardare notiziari nel giorno dell’assassinio di JKF ( ossia quando lui aveva 5 anni).
Altra passione immediata, tramandatagli dai genitori: la musica rock.
Jello si distingue negli studi e frequenta l’Università Della California a Santa Cruz, ma con l’esplosione del punk molla tutto per entrare nel mondo della musica, prima come roadie, poi come protagonista. È il 1978 quando, insieme al chitarrista East Bay Ray, fonda i Dead Kennedys.
Jello è consapevole che nessuna major vorrebbe mai pubblicare un suo lavoro, carico di sarcasmo e condanna all’intero establishment e allora fonda la sua etichetta: la Alternative Tentacles, della quale è ancora alla guida oggi, ma non percepisce alcuno stipendio. Una volta trovata un’etichetta, si può dare alla luce il primo album: Fresh Fruit For Rotten Vegetables, datato 1980.
Prima di questo avvenimento, occorre parlare della corsa a sindaco di San Francisco del 1979 intrapresa da Jello, con un programma improvvisato trascritto su un tovagliolo che comprendeva tra le proposte quella di far circolare per la città i businessman vestiti da clown e chiudere completamente al traffico la città del Golden Gate e anche proposte molto serie come la regolarizzazione dei senzatetto e l’elezione dei poliziotti da parte dei cittadini nelle varie municipalità con la conferma del loro posto, in base, appunto al gradimento espresso dai cittadini.
Per la cronaca, su dieci candidati, Jello giunse quarto ( e terza una drag queen…trovatemi un posto più bello di San Francisco al mondo!!!)
Il 1980 e il 1981 sono qualcosa di sensazionale per la scena hardcore e per i Dead Kennedys che piazzano, una in fila all’altra, canzoni come Kill The Poor, Holiday In Cambodia, California Uber Alles e Nazi Punks Fuck Off.
Jello è la voce della protesta, in chiave ironica e dissacrante fino all’eccesso, ma mai banale e scontata e con dei fondi di verità agghiaccianti. L’anno 1981 porta l’album In God We Trust ( con la canzone anti-Reagan We’ve got a Bigger Problem Now e la cover di Rawhide), ma soprattutto il singolo, Too Drunk To Fuck che sfonda le chart e causa a Jello un mucchio di problemi, che sarebbero esplosi con maggiore veemenza qualche anno più tardi.
Il 1983 è l’anno in cui i Dead Kennedys sono chiamati a fare da headliner del memorabile tour Rock Against Reagan ( padre del moderno Rock Against Bush) e l’anno in cui sposa Therese Solder, leader di una punk band della East Bay.
Con il crescere del mito dei DK crescono anche i problemi, come accennato sopra, le associazioni dei genitori americani bombardano Jello di denunce che lo portano in tribunale nel 1986 ( curiosamente la polemica nasceva attorno alla copertina di Frankenchrist e non attorno al fatto che, ad esempio, lui cantasse ironicamente I Kill Children) e la sentenza lo condanna a pagare una cifra astronomica che né lui, né l’Alternative Tentacles potevano sborsare.
Dopo questo episodio, nasce in lui l’idea di formare una fondazione per sostenere le band che dovevano pagare risarcimenti a causa della loro attività.
Entro la fine degli anni 80, le migliori cartucce della band sono state sparate grazie ad album come Bedtime For Democracy e Give Me Convenience Or Give Me Death, mentre per Jello i problemi legali non finiscono mai.
Da questo punto, facciamo un salto al 1998, quando a causa di uno spot televisivo della Levi’s esplodono i conflitti tra i membri dei DK e Jello che includono pure i diritti d’autore sui brani della band. La prima sentenza è devastante per Jello e la Alternative Tentacles: 200 000 dollari da pagare agli altri membri.
Questo, ovviamente, decreta la fine dei DK ( la reunion con Brendan Cruz alla voce non è da considerarsi come un ritorno dei DK…a mio modesto parere). Da quel momento l’attività musicale di Jello si caratterizza per collaborazioni con DOA, Offspring e soprattutto Melvins, mentre quella politica lo porta ad essere uno dei nomi di punta del Green Party, tanto da farlo partecipare alla primarie per le Presidenziali del 2000, vinte però da Nader.
Ad oggi, la figura di Jello Biafra rimane un’icona della protesta unita alla forza dirompente dell’hardcore e il logo dei DK compare su magliette di kids di tutto il mondo.
Solo dopo aver tappato la bocca definitivamente a Jello Biafra si potrà definire il punk morto…per il momento, pur agonizzante, vive ancora.
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