martedì, settembre 12, 2006

SPECIALE ORANGE COUNTY

Di Orange County, in America, ce ne saranno una decina, ma per eccellenza Orange County è "la" contea del Sud California. Uno spicchio di terra tra Los Angeles e San Diego che fa circa 3,5 milioni di abitanti, la cui maggioranza è ricca, ma molto ricca, tanto da rendere questa contea una delle più benestanti d’America.
Orange County è tutto e il contrario di tutto.
L’aeroporto più grande di Orange Conty è intestato a John Wayne, ad O.C. vivono personaggi come Kevin Costner, Michelle Pfeiffer, Tiger Woods e il reddito pro/capite è tra i più alti d’America, eppure, nel 1994 la pubblica amministrazione locale è andata in bancarotta e nelle estati scorse la contea ha subito numerosi blackout energetici.
Ad Orange County i repubblicani non perdono dal 1936 ( negli anni 50 si assicuravano ben il 70% dei voti, nel 2004 alle presidenziali sono scesi al 60%) e la contea può vantare il "privilegio" di essere stata la casa del guru dei moderni repubblicani: Ronald Reagan.
Eppure, ad Orange County da più di vent’anni si trova una delle più forti comunità punk/metal/alternative degli USA, seconda solo a quella della Bay Area.
L’elenco di band che hanno i natali ad O.C. è interminabile e ci soffermeremo su alcune di loro, che hanno fatto la storia passata e recente e su alcune meno note.

Fine Anni 70- Anni 80
L’esplosione punk di fine anni 70, colpisce anche la California e tra il 77 e l’85, la Contea Delle Arance sforna band fondamentali per la scena hardcore. Su tutte: Black Flag, Circle Jerks, Adolescents, TSOL, The Germs, Social Distorsion, Agent Orange e Fear.
Vediamo un po’ di storia di alcune di queste realtà:
BLACK FLAG
Forse l’esempio più fulgido di all-star band inconsapevole. Basti pensare alle alternanze dei personaggi come vocalist: in successione Keith Morris ( poi nei Circle Jerks), Dez Cadena e infine Henry Rollins. Per non parlare del peso storico di Greg Ginn e Chuck Dukovski, fondatori della SST, casa discografica hardcore di enorme importanza negli anni 80.
L’essenza della loro discografia sta nell’album dell’81 Damaged con classici come Six Pack, Gimme Gimme Gimme o Police Story. Henry Rollins, Dez Cadena e Greg Ginn ai loro massimi.
CIRCLE JERKS
La carriera dei Circle Jerks è, a dir poco, fulminante. Inizio micidiale, tanto da farli subito annoverare tra le band di culto grazie ad un album come Group Sex e un film come The Decline Of Western Civilization.
Poi, il resto è un’altalena continua tra cambi di formazione, prove poco convincenti e abbandoni illustri ( Greg Hetson oggi è stabilmente con i Bad Religion). Oggi Keith Morris è malato di diabete ma continua a portare avanti il nome e la leggenda dei Jerks anche grazie al DVD del 2004 edito da Kung Fu Records.
TSOL
Semplicemente i più necrofili di tutti, più dei Misfits. Anche per loro il biennio 80-81 è fondamentale con la pubblicazione di Dance With Me, un gioiellino di hardcore/deathrock che li rende un mito nel bene e nel male. Gli anni a seguire sono molto travagliati, tra fughe da L.A. per il leader Jack Grisham e problemi di droga, sodalizi interrotti ( vedi la separazione artistica del duo fondatore Grisham ed Emory) e l’avvento dell’hair metal che a metà anni 80 spazza via la scena hardcore. Il ritorno stabile avviene a fine anni 90, grazie alla volontà del frontman degli Offspring Dexter Holland che mette sotto contratto la band più oscura e dark di sempre.
THE GERMS
Forse i più punk di tutti. Fin troppo. Darby Crash è un simbolo di eccesso e sregolatezza, bandiera del no future, tanto da morire per overdose a soli 22 anni. Il testamento musicale dei Germs è MIA-The Complete Anthology. Un ritorno di interesse attorno alla band si ebbe ad inizio anni novanta, quando il chitarrista Pat Smear si unì ai Nirvana e poi ai Foo Fighters.

Oltre l’hardcore e l’hair metal…il thrash metal !!!

SLAYER
Gli indiscussi signori del thrash. Il primo album è Show No Mercy, che contiene alcuni classici come Die By The Sword, Antichrist e Black Magic, è datato 1983 e da allora, per tutti gli anni 80 il mito degli Slayer è cresciuto senza sosta. Il top della forma è raggiunto nell' 86 con il classico Reign In Blood, prodotto da Rick Rubin.
A distanza di anni Reign In Blood suona ancora attualissimo ed è apprezzato da tutti gli addetti ai lavori, tanto da nominarlo "album più heavy di tutti i tempi" o "miglior album metal di sempre" o, sicuramente, uno dei primi 20 album più importanti della storia del rock.
A testimoniare le loro influenze hardcore, dieci anni più tardi viene pubblicato Undisputed Attitude, album di cover con brani di DRI, TSOL, Minor Threat. Altri classici della band sono il doppio live Decade of Aggression, fino ai più recenti Diabolus In Musica e God Hates Us All.
Come sapete, sono tornati di recente, sempre con il loro stile provocatorio ed eccessivo.
Molte sono le contraddizioni e le polemiche sollevate. C’è chi li ha additati di essere filo nazisti, satanisti e razzisti ( su tutte la canzone Angel Of Death di Reign In Blood, secondo alcuni, simbolo di simpatie naziste…curiosamente Rick Rubin è ebreo!).
Oggi, quello che conta, è che i quattro sono tornati, ancora una volta tutti insieme e pronunciare l’elenco Tom Araya, Kerry King, Jeff Hanneman e Dave Lombardo provoca lo stesso piacere che ad un tifoso del Milan può provocare il rievocare la formazione rossonera dei primissimi anni 90.

Anni 90: il So-Cal Punk
Questo non è lo spazio più idoneo, ma non si può dimenticare il ritorno punk della prima metà degli anni 90, partito anche da Orange County. Tre nomi su tutti: The Offspring, Bad Religion e Vandals.
I primi esplosi grazie al classico Smash del 94, figlio delle influenze musicali californiane stratificate una sopra l’altra: un misto di hardcore, reminiscenze alla TSOL e ritonelli catchy.
I secondi, capaci di costruire pian piano una carriera fantastica ed ispirata tra riff di chitarra immediati e testi fortemente polemici con l’establishment. Il massimo è raggiunto con Suffer dove il duo Graffin-Gurewitz da il meglio di sé . Oggi il nome Brett Gurewitz, dopo la separazione, è tornato a voler dire Bad Religion, ma soprattutto Epitaph Records.
I terzi, capitanati da Joe Escalante, Mr. Kung Fu Records, e Josh Freese ( Mr. Troppe Collaborazioni Artistiche Per Citarle Tutte) artefici di un punk scanzonato e fondato sul divertimento.

Il presente
Il presente ad O.C. è fortemente metalcore. Di Orange County sono gli Atreyu, gli Avenged Sevenfold ( leggenda narra che vivano a pochi isolati tra loro e vicino a Dexter Holland degli Offspring), gli Eighteen Visions e i Bleeding Throurgh. Di queste quattro band abbiamo parlato abbondantemente, ora ci concentriamo su altri due nomi interessanti di O.C. : i Throwdown e gli Odd Project.

THROWDOWN
La storia di questa band metalcore straigh-edge, che ha nel suo curriculum il Warped Tour, l’Ozzfest e il Sounds Of Underground, è molto complessa. Infatti la formazione ha visto notevoli cambiamenti ed è, in qualche modo, legata a doppio filo con le sorti di Eighteen Visions e Bleeding Through, dato che Keith Barney e Brendan Schieppati ne hanno fatto parte. Ad oggi, nessun membro originale è presente nella formazione, perché nel 2004 John Macaluso ha lasciato la formazione.
Gli album che ricordiamo sono: Heymaker del 2003 e Vendetta del 2005.

ODD PROJECT
La band metalcore nasce nel 2000 e finora ha dato alle stampe The Second Hand Stopped e si prepara a far uscire il nuovo lavoro, Love/Fighters/Sinners/Saints. Il nuovo vocalist si chiama Michael Jagmin e avrà il compito di guidare la band nel bissare le critiche positive ricevute da Alternative Press e Revolver, che hanno etichettato la band come il principale nome nuovo nel metal del futuro. Staremo a vedere…
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