Killswitch Engage Live!!!
Venerdì scorso ci siamo concessi una serata al Transilvania Live di Milano per vedere uno dei tour più interessanti di questo nuovo anno: Killswitch Engage, The Haunted e Bring Me The Horizon.
Una volta arrivati al Transilvania il "gentile" staff ci ha regalato almeno un ora e mezzo di coda fuori dal locale per entrare e acquistare i biglietti, introvabili con le prevendite.
Quando entriamo il quintetto di Sheffield, i Bring Me The Horizon, sta giù suonando da circa cinque/dieci minuti. Il locale è ancora mezzo vuoto, ma la band fatta da questi cinque ragazzini con dei ciuffi emo da far paura, si impegna a scaldare i presenti. Il loro sound è forse il più duro e granitico del cast della serata, fatto di un metalcore che sfiora il grind a colpi di growl poderosi ( mi domando come sia possibile che uno scricciolo come Oli Sykes tiri fuori un vocione simile). Purtroppo la loro proposta sonora è un po’ piatta e ripetitiva e penalizzata da un sound confuso, anzi, quasi penoso. Inoltre, mi è sembrato che questa sia la dimensione che compete ad una band poco più che maggiorenne, piuttosto che un ruolo di prime attrici, concesso a loro in patria da una stampa ultranazionalista e sempre pronta a tirare fuori dal cilindro nuovi fenomeni, o presunti tali.
Morale, per il momento sono rimandati, con tutte le attenuanti del caso, a cominciare dall’età della band.
Segue un cambio di palco e un giretto per il locale, per dare un occhio al banchetto del merchandise.
Quando gli Haunted salgono sul palco il locale è ormai gremito, con gente ancora fuori alla ricerca di un biglietto.
Gli svedesi non puntano sui fronzoli ma vanno dritti alla sostanza. La band capitanata da Peter Dolving sfodera un sound decisamente a metà strada tra metal e hardcore. Il suono va decisamente migliorando, ma non è ancora perfetto il volume della voce, mettendo Peter nelle condizioni di doversi fare un mazzo enorme per tenere in piedi tutta la sezione vocale della band. Il giudizio è positivo, perché la grinta non manca mai e nemmeno l’impatto sonoro. Sicuramente il palco lo sanno tenere e sanno coinvolgere il pubblico come si deve. Se a loro era richiesto di preparare il pubblico per il pezzo grosso della serata, sicuramente è riuscito il compito, sperando che nel futuro sappiano anche tirare fuori qualche soluzione ritmica alternativa in modo da farli completamente emergere rispetto la media.
Finita l’esibizione degli Haunted iniziamo a prepararci per l’arrivo dei re del metalcore. Ormai il locale non è più gremito, ma murato! Forse sarebbe stato più saggio collocare l’avvenimento in una location più grande, visto il grande seguito che i Killswitch Engage riscuotono anche qua.
Con qualche minuto di ritardo si presentano sul palco i cinque di Boston, accolti calorosamente dal pubblico.
Purtroppo, subito si nota la prima nota stonata…non c’è Adam. Poco male, perché subito la band attacca con la splendida A Bid Farewell e il mosh si scatena, sostenuto dalla voce limpida ed efficace, ma ancora a basso volume, di Howard Jones.
Inutile dire che i KSE sono una band che dal vivo è collaudatissima. Sebbene manchi una sua colonna, degnamente rimpiazzata, lo show è di ottimo livello e ben interpretato, ma qualcosa però gira un po’ a vuoto.
L’energia c’è, la potenza pure, l’impegno ovviamente c’è, ma senza Adam è un'altra cosa, purtroppo. Le canzoni parlano da sole a testimoniare la validità della band, il pubblico canta e si scatena rendendo l’atmosfera del locale a dir poco torrida e Howard si impegna per coinvolgere il pubblico, ma come detto sopra manca la sua spalla tradizionale: diciamo la verità, una buona fetta dello show dei KSE vale la pena di essere visto per assistere alle gag inscenate da Howard e Adam.
Mi preme sottolineare che l’esibizione, se non altro, ha fugato ogni dubbio sul valore dei brani del nuovo album ( My Curse, As Daylight Dies, This Is Absolution), apprezzatissimi dal pubblico.
Tutto ciò detto, non posso non aggiungere la seconda nota stonata: meno di un’ora di concerto!!! Va bene che nella line up c’era un rimpiazzo, ma cacchio è stato davvero un po’ pochino.
A questo punto, non ci rimane che attendere una nuova data dei KSE per poter scrivere, pienamente convinti, che sono una dannata macchina da guerra metalcore.
Mi spiace, ma di tutte le foto che abbiamo fatto, nemmeno una è decente….peccato!
0 Comments:
Posta un commento
<< Home