
PROTEST THE HERO… NOT STUPID CANADIANS

Sembra che di questi tempi nel Nord America trovare delle giovani band che sappiano suonare ottimamente sia la cosa più normale del mondo. Il discorso vale anche e soprattutto per i Protest The Hero, provenienti da Whitby, nell’Ontario, capaci di sfornare un album pieno di talento come Kezia.
Il quintetto proviene da una periferia qualsiasi e riguardo alle proprie origini sembrano avere le idee chiare: " proveniamo dalla suburbia più suburbia del mondo. È molto triste constatare come la vita in quei posti possa toglierti ogni energia vitale. Entri in un circolo vizioso fatto di lavoro e casa che si ripete all’infinito; se sei un ragazzino che non ha speranza di andare in città è la fine per te. Per questo motivo abbiamo formato la band, per combattere la noia e non passare tutti i nostri pomeriggi davanti alla televisione."
Il risultato è un album fatto di ottimi arrangiamenti alla Dillinger Escape Plan, pieno di energia e cori molto melodici, con riferimenti continui alla situazione politica attuale, con tutto il bene e il male che ne può scaturire da una visione post adolescenziale. Anche se questo atteggiamento può sembrare un po’ precoce, vista la loro giovane età, il frontman Rody Walker ci tiene a precisare che non si sentono affatto dei predicatori.
"A volte capita che della gente dica: chi cazzo sono questi ragazzi e cosa vogliono da me? Perché vogliono indottrinarmi?, in realtà sono solo i nostri pensieri e le nostre idee. Non vogliamo predicare, né moralizzare nessuno, ma ci piace pensare che possiamo portare a riflettere un po’ di persone."
Il quintetto proviene da una periferia qualsiasi e riguardo alle proprie origini sembrano avere le idee chiare: " proveniamo dalla suburbia più suburbia del mondo. È molto triste constatare come la vita in quei posti possa toglierti ogni energia vitale. Entri in un circolo vizioso fatto di lavoro e casa che si ripete all’infinito; se sei un ragazzino che non ha speranza di andare in città è la fine per te. Per questo motivo abbiamo formato la band, per combattere la noia e non passare tutti i nostri pomeriggi davanti alla televisione."
Il risultato è un album fatto di ottimi arrangiamenti alla Dillinger Escape Plan, pieno di energia e cori molto melodici, con riferimenti continui alla situazione politica attuale, con tutto il bene e il male che ne può scaturire da una visione post adolescenziale. Anche se questo atteggiamento può sembrare un po’ precoce, vista la loro giovane età, il frontman Rody Walker ci tiene a precisare che non si sentono affatto dei predicatori.
"A volte capita che della gente dica: chi cazzo sono questi ragazzi e cosa vogliono da me? Perché vogliono indottrinarmi?, in realtà sono solo i nostri pensieri e le nostre idee. Non vogliamo predicare, né moralizzare nessuno, ma ci piace pensare che possiamo portare a riflettere un po’ di persone."

KILLSWITCH ENGAGE- AS DAYLIGHT DIES
Il ritorno dei KSE è uno degli eventi del 2006, perché al di là delle mode e dei fenomeni da una hit e basta, poi ci sono le band che hanno una credibilità e una reputazione ottima e i Killswitch Engage sono sicuramente una di queste band.
In questi anni gli onori e le lodi non sono mancate per questi cinque metallari del Massachussets, ma anche per loro era arrivato il momento di mettersi in gioco di nuovo e confermarsi il nome di punta della scena metalcore mondiale.
Nasce così il nuovo As Daylight Dies, concepito in maniera rilassata e senza tensioni, grazie alla consapevolezza dei propri mezzi.
Tutto ricomincia da dove la band aveva finito precedentemente, ma ampliando i territori sonori, come promesso, in modo da non cadere nei clichè del metalcore o da risultare ripetitivi.
Troverete suoni e riff molto heavy, le parti urlate onnipresenti, la rabbia di sempre urlata con ottimo stile e a fianco le aperture melodiche, mai fuori luogo e pertinenti se inserite nel contesto dell’album nel suo complesso.
Prendete il singolo My Curse, sintesi perfetta tra questi due aspetti sopracitati. A volte ad alleggerire un po’ le sonorità ci pensano i ritornelli molto ben concepiti e a volte dei passaggi di chitarra più melodici, come avviene nell’ottima Desperate Times.
In fondo la formula del metalcore, in questo album, è portata al suo sviluppo più azzeccato e raffinato sfruttando tutto il magnetismo del genere grazie ad episodi come l’iniziale Daylight Dies o la rabbiosa For You.
Per concludere, se già sino ad oggi si è sempre parlato bene dei KSE, possiamo continuare a farlo senza alcun problema perché puntare sui KSE è come puntare su un cavallo sempre vincente.
VOTO 8/9
In questi anni gli onori e le lodi non sono mancate per questi cinque metallari del Massachussets, ma anche per loro era arrivato il momento di mettersi in gioco di nuovo e confermarsi il nome di punta della scena metalcore mondiale.
Nasce così il nuovo As Daylight Dies, concepito in maniera rilassata e senza tensioni, grazie alla consapevolezza dei propri mezzi.
Tutto ricomincia da dove la band aveva finito precedentemente, ma ampliando i territori sonori, come promesso, in modo da non cadere nei clichè del metalcore o da risultare ripetitivi.
Troverete suoni e riff molto heavy, le parti urlate onnipresenti, la rabbia di sempre urlata con ottimo stile e a fianco le aperture melodiche, mai fuori luogo e pertinenti se inserite nel contesto dell’album nel suo complesso.
Prendete il singolo My Curse, sintesi perfetta tra questi due aspetti sopracitati. A volte ad alleggerire un po’ le sonorità ci pensano i ritornelli molto ben concepiti e a volte dei passaggi di chitarra più melodici, come avviene nell’ottima Desperate Times.
In fondo la formula del metalcore, in questo album, è portata al suo sviluppo più azzeccato e raffinato sfruttando tutto il magnetismo del genere grazie ad episodi come l’iniziale Daylight Dies o la rabbiosa For You.
Per concludere, se già sino ad oggi si è sempre parlato bene dei KSE, possiamo continuare a farlo senza alcun problema perché puntare sui KSE è come puntare su un cavallo sempre vincente.
VOTO 8/9
Death By Stereo- il 13 Marzo, uscirà il nuovo album della band hardcore, intitolato Death Alive.
From Autumn To Ashes- sul blog di Myspace della band trovate la nuova canzone della band, intitolate Deth Kult Social Club.
Atreyu- è stata comunicata la scaletta del Best Of che uscirà su Victory il 23 Gennaio. La band ha comunicato che dovrebbe uscire un nuovo lavoro su Hollywood Records a fine 2007.
01 - "Lip Gloss And Black" 02 - "Ain't Love Grand" 03 - "Living Each Day Like You're Already Dead" 04 - "A Song For The Optimists" 05 - "Deanne The Arsonist" 06 - "Tulips Are Better" 07 - "Someone's Standing On My Chest" 08 - "Bleeding Mascara" 09 - "Right Side Of The Bed" 10 - "You Eclipsed By Me" 11 - "The Crimson" 12 - "Demonology And Heartache" 13 - "My Sanity On The Funeral Pyre" 14 - "Creature" 15 - "Untitled Finale" 16 - "Ex's And Oh's" 17 - "Shameful" 18 - "The Theft"
3 Inches Of Blood- Joey Jordison degli Slipknot è al lavoro con il sestetto canadese per il loro ritorno su RoadRunner previsto per la primavera del 2007. Nel frattempo la band è on the road con i Cradle Of Filth
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