mercoledì, ottobre 11, 2006

Iron Maiden: una questione di vita o di morte


Sono tornati da poco con il loro ultimo, ottimo, album. Sono più motivati che mai e hanno intenzione di distruggere l’Europa ancora una volta a colpi di metal: bentornati e lunga vita agli Iron Maiden!!!

A 49 anni, Steve Harris ha abbastanza anni per essere padre, ma di sicuro è più figo, o almeno, ha più capelli di un ordinario padre. Circa 30 anni fa Steve ha messo in piedi una rock band, ad oggi una delle più acclamate band di tutti i tempi e tra le più citate come fonte di influenza, anche perché, se non ci fossero stati gli Iron Maiden non ci sarebbe il metal moderno.
Mentre i Black Sabbath si sono lacerati al loro interno per motivi economici, gli Iron Maiden non hanno mai perso la loro credibilità e, come tutte le band, ha avuto i propri alti e bassi. Sicuramente il momento più grigio dei Maiden è stato quello con Blaize Bailey alla voce, complice anche il periodo di scarso interesse verso il metal in generale.
Ma il presente è molto più luminoso con il sestetto che sta promuovendo il loro ultimo lavoro, il migliore da molto tempo, che riporta in auge la formula fatta di rock epico, meno linee di basso nel tradizionale stile e più atmosfere dark: insomma, i giovani metallari avranno ancora motivi per trarre ispirazione.
Sentiamo cosa ha da dire Steve Harris sul mondo della musica moderno e, cercando di evitare per un po’ l’argomento figli.
Ormai siamo nel mondo di Myspace e del successo via internet, che ci dici?
" Credo di poter capire bene il futuro e il presente. Oggi registri due brani, li metti sulla rete e il gioco è fatto. Poi, qualche tempo dopo ne metti un altro paio e tra un po’ non avremo più gli album. Non ci sarà più un progetto di lavoro attorno ad un album perché non servirà. I ragazzi non vogliono un album, un artwork, ma solo scaricare canzoni ed è alquanto bizzarro, proprio non lo capisco.
Sono cresciuto in un’epoca nella quale un nuovo album era qualcosa di assolutamente misterioso fino al momento in cui lo ascoltavi per la prima volta e, solo allora iniziavi a gustartelo. Mi ricordo le corse al negozio di dischi, quando scartavi il cellofan e leggevi i testi, dove erano stati registrati e così via…oggi qualche bugger può metterlo sulla rete e la magia va persa. Non mi pare una cosa migliore ed è difficile avere a che fare con questa situazione"
Per fortuna i Maiden hanno un nocciolo duro di fan inossidabile e ora, più che mai, è facile vedere ai loro show le famiglie con almeno un paio di generazioni di fan e questo consente alla macchina da guerra che la band rappresenta di non fermarsi affatto.
Lo stesso Harris ammette, però che ci sono ancora in giro dei "miscredenti" al fascino e al talento che la band sa sprigionare e allora, sembrano più che mai adeguati nuovi tour mondiali per convertire gli ultimi eretici.
" Ogni show è sacro e lo prepariamo con amore, anzi, negli ultimi anni sono sempre più vibranti le nostre esibizioni, anche perché, bisogna essere onesti, non ci rimangono molti show da fare. L’entusiasmo c’è, ma non potremo andare aventi per sempre."
La carriera dei Maiden è stata un successo, ma il successo ha un prezzo alto da pagare, ce lo spiega Steve:
"Abbiamo pagato un prezzo. Tutti abbiamo divorziato o ci siamo separati, perché quando sei in una band è dura conciliare il tutto con la vita famigliare. Quando siamo in giro per l’Europa cerchiamo di prenderci i giorni liberi per stare con la famiglia e io ho cercato di far crescere i miei figli il più serenamente possibile."
Rifaresti tutto allo stesso modo?
Il bassista ride e racconta dell’esperienza di andare in tour con la figlia Lauren, esperienza che ha rafforzato il legame con lei e la sua passione per il mondo dei concerti.
" Sono stato in tour con lei per due settimane, ed era il suo primo tour serio. Mi sono divertito un sacco guidando, prenotando posti e altre cose, proprio come facevo agli esordi degli Iron Maiden. Mi sono sempre chiesto se fossi riuscito a tornare indietro a quei tempi e sopportare il tutto e, sì, ce l’ho fatta!!!
Mi ha riportato in mente tutta l’eccitazione, il divertimento e la tensione di quei tempi, ma il primo tour non lo scordi mai, te lo assicuro. È una preziosa esperienza."
Dopo tre decadi, gli Iron Maiden e, in generale, la musica, sono ancora per Steve Harris una materia di vita o di morte.


Date sempre un occhio in fondo al blog, perchè aggiungeremo nuovi video e soprattutto troverete il banner per votare gli Avenged Sevenfold ai Fuse Chainsaw Awards.
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