venerdì, ottobre 05, 2007



News


All That Remains- il già annunciato DVD uscirà il 30 Ottobre e conterrà live performance, interviste e inediti. Questa la scaletta:01 - "Become The Catalyst" 02 - "This Darkened Heart" 03 - "Six" 04 - "Not Alone" 05 - "It Dwells In Me" 06 - "For Salvation" 07 - "Tattered On My Sleeve" 08 - "Regret Not" 09 - "The Air That I Breathe" 10 - "Focus Shall Not Fail" 11 - "We Stand" 12 - "This Calling" 13 - "And Death In My Arms" 14 - "Indictment"

Machine Head- sul blog del programma Headbanger's Ball (http://hadbangersblog.mtv.com/) trovate il nuovo video della band del brano Now I Lay Thee Down.

Dillinger Escape Plan- ormai ci sto prendendo gusto a raccontare le loro disavventure...comunque, Ben, durante le riprese di due video, si è infortunato e dunque salta il tour europeo...evidentemente nato sotto la cattiva stella vista la diatriba precedente con i Meshuggah.

Saw IV- quarto episodio in uscita a fine mese negli States con solita colonna sonora interessante che vede le partecipazioni di Avenged Sevenfold, Every Time I Die e From Autumn To Ashes.

James Hart- l'ex frontman degli Eighteen Visions ha messo in piedi un trascurabilissimo progetto solitario (www.myspace.com/jameshart) ...almeno a giudicare dai primi due brani. L'unica cosa di notevole sono gli special guests.

Atreyu- pure loro compariranno sul nuovo episodio di Guitar Hero III con il brano Ex's And Oh's. Nel frattempo è in cantiere il video di Doomsday.

Avenged Sevenfold-http://www.youtube.com/watch?v=BRs9z8UfQzY a questo indirizzo trovate il video di Almost Easy e a breve inizieremo a martellarvi con il loro nuovo album.

As I Lay Dying- siccome non siamo un blog serio, vi giriamo questo link http://www.youtube.com/watch?v=iYKyCsVRXKk&eurl= dove troverete una reinterpretazione della celebre 94 Hours degli As I Lay Dying. Altre rivisitazioni divertenti includono: Fuckin' Hostile dei Pantera, Angel Of Death degli Slayer, Bat Country degli A7X e Pull Harder... dei Trivium.

The Autumn Offering- il 30 Ottobre esce il loro nuovo album. Teneteli d'occhio perchè potrebbero essere la next big thing. segue la tracklist

1. From Atrophy To Obsession 2. The Castaway 3. Crown Yourself A King, Kill Yourself A Queen 4. Silence And Goodbye 5. All That Falls Around Us 6. A Great Distance 7. Your Time Is Mine 8. Fear Will Cast No Shadow 9. March Of The Clones 10. The Wolves At Your Door 11. Dystopiate

Underoath- il batterista Aaron ha dovuto essere operato per una infezione alle mani. Morale, stop forzato per il batterista impegnato con il suo progetto parallelo, The Almost.




Parkway Drive- Horizons



Davvero prolifici i Parkway Drive. In circa due anni hanno sfornato due album, hanno girato il globo in lungo e in largo e hanno strappato un contratto alla Epitaph per la distribuzione in America e in Europa. Per non dimenticare il fatto che a produrre i loro album, seduto alla consolle, ci sta Adam D dei KSE. A questo punto, devo necessariamente aprire una parentesi su di lui perchè sta diventando fondamentale per la scena metalcore mondiale, almeno quanto è fondamentale Kakà per il Milan. La sua band senza di lui perde di spessore e il suo tocco negli album che produce, si sente tutto ( vedi anche l'album degli As I Lay Dying).
Dunque, i Parkway Drive, forti di un'ottima produzione e suoni eccellenti, si ripresentano con questo interessante Horizons. Dopo aver esaltato il produttore, diamo a Cesare quel che è di Cesare, e diciamo pure che la band australiana sa davvero suonare, il batterista Ben, a tratti, è impressionante e che le armi che il metalcore mette a disposizione le padroneggiano in maniera ottima. Ma tutto questo basta??? Sì e no.
Andando con ordine, lascia sorpresi l'attacco affidato a The Siren's Song e Feed The To The Pigs che lascia intravvedere una svolta verso il death melodico, soprattutto con la seconda, molto più vicino al metal europeo che a quello americano. Sfortunatamente è solo un abbaglio perchè già Carrion riporta il discorso su binari collaudati da band americane. Binari, a volte, anche troppo collaudati perchè Five Months e Idols And Anchors sono spudoratamente frutto di idee sviluppate da band come Killswitch Engage e All That Remains. Se non altro dei lampi death melodico ritornano con in brani come Boneyards e Breaking Point, ma nulla mi toglie dalla testa che questa fosse la via da battere con più decisione. Altra piccola pecca, la struttura delle canzoni è spesso ripetitiva: ogni singola canzone ha delle parti quasi standardizzate e riproposte per tutte le 12 tracce. Se non altro, la ventata di novità arriva dalla titletrack finale, con un'apertura melodica tutto sommato attesa e azzeccata.
Morale: album ben suonato, ben prodotto, ma di routine, con qualche spiraglio davvero interessante. In ogni caso routine di classe.
VOTO 7,5




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As I Lay Dying "The Darkest Nights"
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