venerdì, settembre 28, 2007


Still Remains- Parenti serpenti

"Lasciate che dica come prima cosa che non siamo una band cristiana" dice il leader dei Still Remains T.J. Miller, "anche se siamo tutti molto legati alle nostre radici religiose, ci piace cazzeggiare e andare alle feste: sarebbe davvero da ipocriti definirci una band cristiana."
Dal 2002 la band di Grand Rapids, Michigan si è impegnata ad abbattere i confini sonori e ideologici che esistono nel mondo della musica. Con il loro debutto del 2005, Of Love And Lunacy, gli Still Remains hanno aggiunto tastiere alla Children Of Bodom al suono metalcore fatto di growl, breakdown e doppio pedale a volontà. Questa virata sonora ha garantito alla band un ottimo seguito nel Regno Unito anche grazie ai tour di supporto ai Bullet For My Valentine e agli Hawthorne Heights. Quest’anno, con le date del Warped Tour, con il secondo album, con dei cambi di line up, sono pronti a fare la voce grossa anche negli Usa.
Il leader degli Still Remains ci parla di un po’ delle ultime novità e del nuovo album The Serpent.
Per toglierci il pensiero subito, parlaci dei cambiamenti di line up?
Da quando Jordan Whelan ( chitarrista) ed io abbiamo messo in piedi il progetto, abbiamo contribuito in gran parte alla stesura dei brani. Dunque, anche se abbiamo membri nuovi, si capisce ancora che siamo gli Still Remains. Siamo ancora la stessa band che i ragazzi hanno conosciuto, apprezzato e magari amato.
A proposito di amore, a quanto pare avete delle fan molto affezionate.
Ci sono posti che ci portano bene, visto che l’ultima volta che abbiamo suonato in California, c’era una bel po’ di biancheria intima femminile che ci è stata tirata sul palco. C’erano tutte queste mutandine e reggiseni che volavano e non riuscivo a capacitarmene e pensavo che evidentemente, per le californiane, dovevamo sembrare davvero dei fighi.
Cosa vi ha ispirato nella scrittura di The Serpent?
The Serpent dal punto di vista narrativo parla di una serie di eventi sfortunati e ogni canzone ha almeno un paio di significati. Una metà si lega alle mie esperienze personali e l’altra metà a qualcosa di più universale, ma il tutto si riferisce a come il male- il serpente- abbia un impatto su tutti noi.
Credi che questo album sia più esplicito dal punto di vista dei testi rispetto al vostro precedente?
Per certi versi sì, perché cerco di dare una speranza a chi legge i testi. Non ho mai voluto scrivere della mia infanzia, del fatto che sono cresciuto in una brutta situazione e ho dovuto lottare contro la depressione o la solitudine. Poi, ho realizzato che la mia storia poteva essere di aiuto per altre persone per confrontarsi e capire che esistono persone che attraversano situazioni del tutto analoghe.
La tua fede ha influenzato questa decisione?
Anche se sono consapevole delle cose tristi che circondano la mia vita, sono un cristiano che ha fede in Dio e vuole fare la differenza a tutti i costi.
Sei stato cresciuto secondo l’etica cristiana o ti sei avvicinato autonomamente?
Non sono stato minimamente educato fino all’età di 10 anni quando mio padre mi ha preso in custodia e mi sono spostato in Michigan. Prima vivevo con mia madre e, non voglio offenderla, ma vivere in Florida con lei era pessimo. Anche se al tempo non me ne parlavano, però sapevo che Gesù esisteva e mi seguiva sempre.
Come si sono evoluti gli Still Remains dai tempi di Of Love and Lunacy?
Abbiamo trovato abbastanza sicurezza per produrre l’album che realmente volevamo scrivere. Abbiamo canzoni su questo album che sono più dure che in passato e canzoni dove canto tutto il tempo, credo che le persone rispetteranno la nostra evoluzione e come siamo cresciuti e ci siamo evoluti.





Modern Life Is War- Two Minutes To Midnight





Per essere una band formatasi nel mezzo del nulla, a Marshalltown nell’Iowa, essere arrivati al loro livello, oggi come oggi, è un mezzo miracolo. Dopo un promettente EP la band ha sfoderato due album, My Love.My Way del 2003 e Witness del 2005 che hanno contribuito a creare un sound aggressivo, ma melodico al tempo stesso, unito a testi personali e di chiara ispirazione politica. Pur essendo paragonati per certi versi alla furia dei Black Flag o degli American Nightmare, il frontman Jeffrey Eaton, promette che il nuovo album, Midnight In America, lascerà senza fiato più di una persona per le sue scelte stilistiche.
" Abbiamo letteralmente rimescolato le carte e ci sentiamo al massimo delle nostre potenzialità" spiega Eaton durante il tour che sta portando in giro la sua band con gli He Is Legend, "stiamo battendo strade diverse. Penso che in questo momento suoniamo in maniera diversa rispetto al 99% delle altre band in circolazione". Infatti, se Witness, registrato con la supervisione di Kurt Ballou dei Converge e prodotto dalla casa discografica di Jake Bannon sempre dei Converge, era stato celebrato dalla critica come uno dei migliori album hardcore moderni, sicuramente Midnight In America suona meglio. La nuova casa discografica- la Equal Vision-, il nuovo produttore e il maggiore budget a disposizione ha permesso ai MLIW di esplorare maggiori evoluzioni sonore:" sentivamo la necessità di andare oltre e fare qualcosa di meglio. Credo avessimo i mezzi per osare di più e sono assolutamente soddisfatto di questa scelta" spiega Eaton.
In ogni caso, gli amanti dell’oscurità emanata da Witness, possono stare tranquilli: " credo che sarò sempre attratto dalle mie radici e le mie radici sono nella scena punk e hardcore e secondo me hanno una componente molto oscura, come un substrato che c’è e non se ne va, ovunque io mi trovi."





Interviste prese da Revolver




Evergreen Terrace- Wolfbiker


Un sentito bentornato agli Evergreen Terrace, anche se con un po' di colpevole ritardo da parte nostra. Ci tengo a mettere le cose subito in chiaro: sulla miriade di uscite che ogni anno caratterizzano il mercato, alcune belle, altre trascurabili, questa ha un significato...è decisamente utile in termini musicali. Sia ben chiaro, non siamo di fronte al disco che cambierà le sorti del rock o farà epoca, ma ha un suo indiscutibile peso. Anzi, forse, più che l'album in sè è proprio la band che ha un ruolo importante di collegamento e di unione. Sì, perchè Wolfbiker è l'ipotetico perfetto ponte tra il punk/hardcore e il metal, o se volete vedere il bicchiere mezzo vuoto gli Evergreen Terrace sono troppo tecnici per una regolare band hardcore, ma troppo poco virtuosi per una metal band con i controcazzi. La cosa positiva, però, è che i consensi, potenzialmente, potrebbere essere molto vasti.

Parlando del disco, occorre dire che suona molto compatto e omogeneo, ma al contempo saltella tra influenze tutto sommato diverse. Si passa da canzoni come High tide or no tide, Chaney can’t quite riff like Helmet’s Page Hamilton (spettacolare solo il titolo...) o Starter che mostrano una vena simile a quella dei defunti Boy Sets Fire o per certi versi degli Strung Out, mentre brani come Bad Energy Troll, la titletrack Wolfbiker ( davvero spettacolare!!!) o la furiosa Rip This ( sembrano vagamente i Bleeding Through) porta le sonorità su territori metal/hardcore. Menzione pure per la conclusiva The Damned, veramente ben fatta.

Concludendo, il disco scivola via rapido e preciso e regala spunti davvero interessanti. Fate una cosa, procuratevelo e ascoltatelo tutto d'un fiato e vi renderete conto che, parafrasando loro stessi, Evergreen Terrace can't quite rock like As I Lay Dying, but they rock more than enough!!!


VOTO 8





giovedì, settembre 20, 2007

Atreyu- Ordinary Life




"Apri il finestrino" dice bruscamente il frontman degli Atreyu Alex Varkatzas, interrompendo il batterista/cantante Brandon Saller." No, apri il finestrino, ti sei reso conto di cosa c’è qui intorno?"
Saller si alza, scosta la tendina e dal retro del tour bus degli Atreyu , posteggiato in un parcheggio della PNC Bank Arts Arena di New Jersey, si può vedere il tetto di un altro tour bus a circa tre piedi di distanza, qualche albero e un cielo di un blu pallido.
"Esattamente, hai capito cosa intendo, no?" incalza provocatoriamente Varkatzas: "mi passo i tre mesi estivi in un parcheggio da qualche parte.
È questa serie di emozioni: la solitudine, l’alienazione, la nostalgia di casa, cose tutte familiari per chi è mai stato membro di una band che gira il mondo in tour, cose che evocano il titolo del nuovo album degli Atreyu, Lead Sail Paper Anchor.
"Chiunque faccia questa vita sa cosa si prova a stare lontano dalle cose e dalle persone che ami, la tua famiglia", spiega Saller.
" Non sono un grande fan della vita in tour" ricalca Varkatzas: " mi piace andare sul palco, andare in giro con gli amici, ma la domanda è: mi piace stare fuori casa e dormire in un autobus tutte le sere? Ovviamente gli aspetti positivi superano quelli negativi e tutti nelle interviste mettono l’accento su quelli negativi, in modo che risaltino."
E questo ci porta su un altro argomento caldo riguardo il frontman: ossia la sua avversione per le interviste, o quantomeno la sua paura che le parole da lui pronunciate possano ritorcersi contro, come se stesse cercando di vendere una storia o svendere la sua band.
Prima di aggiungere qualsiasi cosa è importante dire che gli Atreyu sono ragazzi a posto e non sono così lagnosi come sembra da queste prime battute…
Oggi siamo seduti nel tour bus degli Atreyu, nel giorno più caldo del loro tour a supporto dei Korn che fa tappa nel New Jersey.
Brandon Saller, amante della pittura e dei cani ( "prima che me ne regalassero uno non me ne fregava nulla di loro, adesso sono diventato un fanatico") e in procinto di sposarsi a Novembre, è di buon umore e amichevole come al solito, mentre Alex Varkatzas, un palestrato, o è in buona luna o si è davvero calmato da un anno a questa parte. In passato si era conquistato la fama di una persona difficile da intervistare: di sicuro è riservato e sarcastico, ma oggi, dopo aver rotto il ghiaccio, si rivela ciarliero e disponibile.
" Scusa, ma non è il vostro lavoro quello di gonfiare le storie?" risponde Varkatzas quando gli chiediamo perché si sia fatto questa convinzione. " Se voi scriveste alla lettera tutte le mie dichiarazioni, sarebbe un po' noioso perché sono un tipo tranquillo che non dice nulla di controverso a meno che non mi si provochi. Le storie complicate vendono, i problemi vendono. A nessuno importa delle persone rilassate!"
Non ha tutti i torti, perché chiunque scriva qualcosa sugli Atreyu si renderà conto che sono delle persone normali che per caso sono diventati una famosa rock band, al di là delle presunte storie sull’alcolismo di Alex, la fine burrascosa del rapporto con la Victory, o gli insulti che spesso ricevono da altre band hardcore per aver abbandonato la scena, tutto questo è solamente un’inezia se confrontato con altre band e fondamentalmente sanno fare dei buoni show e hanno saputo far ritornare l’attenzione sugli Eighties anche grazie alla cover di successo di You Give Love A Bad Name.
" Negli anni 80 per l’ultima volta il mondo ha davvero preso sul serio il rock, anche se era solo andare sul palco e divertirsi, ma in fondo, se devo scendere dal palco e non sentirmi appagato, chi cazzo me lo fa fare?" sentenzia Varkatzas.
Il nuovo album, effettivamente, riporta in auge molti passaggi in stile anni 80 e vede la collaborazione con Josh Todd dei Buckcherry sul brano Blow e, per la prima volta, vede la band impegnata su temi politici come avviene nel brano Can’t Happen Here, palesando un forte dissenso riguardo la guerra in Iraq.
"Non credo che Bush stia prendendo le giuste decisioni e mi sento di dirlo tranquillamente. Soprattutto perché, in qualsiasi parte del mondo, se la polizia può liberamente venire a casa tua e perquisirti è giusto mandarli affanculo. Ogni impero è destinato a cadere e ogni impero fa cazzate per colpa dell’avidità e perché oltrepassa i propri limiti nelle decisioni" afferma Varkatzas.
Come ci si sente a fare questo tipo di dichiarazioni per la prima volta?
" La trovo una bella sensazione, ma al tempo stesso frustrante. La mia posizione di dissenso si risolve in una canzone, ma se può aprire gli occhi e le orecchie di qualcuno, allora mi fa piacere."
Indipendentemente dall’argomento che tratti con loro, appare sempre un senso di rilassatezza e un anti-divismo genuino negli Atreyu: "sì, mi mette ansia fare le interviste- ammette Alex con un sospiro- e lo si può capire dai miei sospiri. Sono molto felice che le persone ascoltino ciò che ho da dire nelle interviste, ma la mia opinione non conta più di quella della persona che la legge o di quella di chi scrive l’intervista. La gente da alle rock…- visto??? Stavo per dire rock star…sto diventando uno stronzo!!! La gente da alle persone nelle band questo enorme potere e noi ne siamo gradi, davvero, ma ascoltami bene, stamattina mi sono svegliato e il primo pensiero che mi è balenato è che dovevo fare la cacca, proprio come una persona qualsiasi!"
Ecco a voi gli Atreyu, persone normali fino in fondo.




Atreyu makes a video- Becoming The Bull


Lo scorso 16 Luglio la band si è trasferita agli Universal Studios di Los Angeles per girare il video di Becoming The Bull con il regista Kevin Kerslake ( Rise Against, Papa Roach), causando un piccolo terremoto visto che i fan erano coinvolti nel cast del video.
Brandon spiega in cosa consiste il video:" è sostanzialmente un video fatto da questi ragazzi che scappano a tutta velocità, ma non si capisce da cosa, presumibilmente dal toro, e arrivano dove noi stiamo suonando. È tutto basato sulla velocità e sull’impatto che deve avere e ci sono servite 12 ore filate per fare tutto, dunque una cosa molto stancante.
" La cosa curiosa è che questi studios hanno i tour guidati ai quali andavamo anche noi da bambini e a volte ci dicevano che in certe aree l’accesso era negato perché stavano filmando…beh, quel giorno c’eravamo noi a occupare il tutto.."
" Quel giorno abbiamo avuto 200 ragazzi circa sul set e volevamo che si cogliesse quella che è la vera energia della band anche per accompagnare al meglio l’uscita del nuovo album."

martedì, settembre 18, 2007

As I Lay Dying- Faithfully Yours


Con tutti gli argomenti di cui si poteva parlare, la rivista inglese Kerrang! ha pensato bene di tirare per l'ennesima volta in ballo la questione religiosa con gli As I Lay Dying...contenti loro...



L’ultima volta che questi cinque californiani hanno attraversato l’Europa, a supporto dei Bullet For My Valentine, hanno messo a soqquadro i club con il loro devastante metalcore. Se vi è capitato di vederli dal vivo e sapete poco di loro, rimarrete stupiti nell’apprendere che questi tatuati e incazzati metallari in realtà sono cristiani praticanti.
" Molte persone ignorano il fatto che siamo cristiani per via della musica che suoniamo" dice ridendo il frontman Tim Lambesis, " ma lo sono e questo ha un significato enorme per me ed influenza tutto ciò che faccio".
Al momento la band, composta anche dai chitarristi Phil Grosso e Nick Hipa, il batterista Jordan Mancino e il neo entrato bassista Josh Gilbert, è in tour a supporto della loro ultima fatica discografica e sebbene siano aperti verso la religione, non aspettatevi filippiche, sermoni, battimani e canzoni religiose ai loro show.
" Non scrivo mai testi in modo che sia esplicita la mia religiosità, ma piuttosto, in modo che siano aperti a più interpretazioni, cristiane o no.
A dire il vero, il fatto che i testi strizzino l’occhio a Dio si intravede nel nuovo album.
" Ho questo amico che si è convinto di voler intraprendere una via spirituale e di trovare Dio in ogni cosa che fa, anche se penso che sia semplicemente un pretesto per giustificare ogni sua azione" rivela il cantante, "ti direbbe che Dio gli ha detto di fare certe cose, ma è solo una scusa, Infatti la canzone The Sound Of Truth parla della preghiera e del senso che può andare perso se poi ascoltiamo solo ciò che ci fa comodo ascoltare".
"La canzone Within Destruction parla degli errori che nella vita abbiamo commesso e dell’oscurità che ci sia dietro a questi errori, ma al contempo della speranza che esiste comunque. Indipendentemente da quanta devastazione ci può essere nella vita, Dio c’è sempre e mantiene sempre le promesse."
Parlando di cose religiose Tim, non può fare a meno di ammettere che la loro vena religiosa li ha allontanati da altre band della scena:" credo che per noi, essere cristiani, voglia dire fare le cose nel nostro modo e sempre al meglio. Sin dall’inizio, da quando suonavamo davanti a 50 ragazzi e avevamo a mala pena i soldi per pagarci la benzina per andare a suonare da un’altra parte, ma è stata la nostra passione, la musica che ci ha fatto andare avanti. Crediamo nella necessità di affermare le cose in cui si crede, anche se non rispecchiano il pensiero della maggioranza delle persone. So perfettamente che non ci sono molte band che la pensano come noi, ma delle cose che interessano a quelle band, come la popolarità, i soldi e il successo, a noi non importano minimamente, non ci rendono soddisfatti. Come dice il titolo dell’album c’è un oceano tra noi e ciò che gli altri credono."

martedì, settembre 11, 2007

Intervista a Zakk Wylde


Non abbiamo mai dedicato molto spazio a Zakk Wylde, leader dei Black Label Society e ora chitarrista di Ozzy...rimediamo subito!


Quando è stata l'ultima volta che ti sei sentito in imbarazzo?
Mi sento in imbarazzo tutte le volte che mi guardo allo specchio e mi sono lacerato i pantaloni sul palco. Di recente un mio amico ha portato i nipotini al lato del palco e mi sono spaccato i pantaloni. Li ho guardati e in quel momento avevo la chitarra sopra la testa in una posa tale che loro avrebbero pensato che fossi figo, senza rendermi conto che avevo le palle che penzolavano fuori dai pantaloni. I marmocchi non devono aver dormito la notte...


Se dovessi rinunciare ad una cosa tra il sesso e la birra, quale sarebbe?
Cavolo, è a domanda più difficile di sempre. Posso tenermi la birra e andare in un bordello gay?La mia signora sarebbe un po' delusa, ma orgogliosa del fatto che ho svelato la mia omosessualità e potrei essere sempre ubriaco fradicio.


Qual' è stata la volta che sei rimasto paralizzato davanti ad una celebrità?
Sono fortunato perchè tutte le persone che volevo incontrare sono sempre state molto gentili, ma la più clamorosa è stata la volta che ho incontrato Dorian Yates, il body builder. Mi sono perfino messo in coda per avere un suo autografo. Ero nervosissimo prima di parlargli.


Come mai sei uno dei pochi senza tatuaggi?
Quando sono esplosi i Guns'N'Roses tutti i miei amici, che all'epoca erano poco propensi a farsi tatuare, di colpo iniziarono a farsi tatuare completamente le braccia con delle stronzate e io volevo essere diverso. Non sono un seguace, non faccio le cose perchè le fanno tutti...e oltre a questo sono una fighetta.


Qual è il tuo miglior assolo di sempre?
Odio doverlo dire, ma siccome me lo dicono tutti è quello di No More Tears. Sembra come quello di Hotel California o Stairway To Heaven, per molti.So farlo molto più veloce, ma la gente lo vuole sentire come è stato registrato.


Qual' è la più grossa bugia che hai mai raccontato?
Che so suonare la chitarra e che non sono gay. Vedi, passo tutte le mie giornate a rispondere alle interviste e mi invento balle su balle, ma in questo momento mi voglio togliere questo perso di dosso e confessarlo. Dopo questa intervista mi sentirò molto meglio.


Ti offrono un milione di dollari per lasciare Ozzy e sostituire Richie Sambora nei Bon Jovi, accetteresti?
Ovvio, chiederei ad un mio amico di sostituirmi con Ozzy e andrei in giro con i Bon Jovi per poi aprire un pub tutto mio per qualche anno. Poi io tornerei con Ozzy e Richie con i Bon Jovi e tutto sarebbe a posto e il mondo un posto migliore. Tutti viviamo con una preghiera e siamo stati sparati al cuore, ma solo Bon Jovi ha visto un milione di facce e le ha esaltate tutte (la traduzione di questa ultima frase perde un sacco...metto quella originale...We are all livin' on a prayer and we've been all shot through the heart, but only Bon Jovi has seen a million faces and rocked them all)


sabato, settembre 08, 2007


News



Trustkill Records- la storica label ha messo sotto contratto i Too Pure To Die. Per conoscere meglio la band, andate su www.myspace.com/toopuretodie.


Dillinger Escape Plan- per motivi sconosciuti la band ha cancellato il tour europeo previsto per Novembre. Verosimilmente, si terrà comunque un tour ma di sicuro non con i Meshuggah


Every Time I Die- l'intero streaming dell'album The Big Dirty lo trovate sul loro Myspace (www.myspace.com/everytimeidie)


Between The Buried And Me- anteprima dell'album Colours su www.victoryrecords.com/albumtrailers/colors


Hatebreed- il bassista Chris Beattie ha lanciato una sua linea di abbigliamento che trovate al seguente indirizzo: http://www.bridgeportrepublic.com/


Bleeding Through- la band sarà ancora in tour nei prossimi mesi, questa volta con gli HIM. Se volete vedere i 6 di Orange County in azione durante il tour con Slayer e Marylin Manson andate su www.yebotv.com/play/yLfFpJY5QSt


Bring Me The Horizon- a quanto pare sembra che la band di Sheffield tornerà ancora in Italia a Gennaio, pochi mesi dopo la loro apparizione con i Converge.


Atreyu- dopo l'ottimo debutto degli As I Lay Dying, anche gli Atreyu si piazzano all'ottavo posto della Billboard Chart nella prima settimana di vendite. Molto più importante, il 29 Novembre saranno al Rainbow di Milano con gli Still Remains.


Iron Maiden- il 2008 sarà un altro anno intenso per i Maiden, ma con qualche comfort in più. Infatti, sfruttando le doti di pilota di aereo di Bruce, la band sarà in giro per il mondo su un Boeing con l'immagine di Eddie sulla carrozzeria, pilotato da Bruce. Previsto il ritorno in Italia tra Luglio e Agosto.


Avenged Sevenfold- l'artwork dell'album è cosa nota ( il contrario di quello di Waking The Fallen), la data di uscita è stata posticipata ( il 30 Ottobre e non il 16), e ora i cinque sono alle prese con le registrazioni del video di Almost Easy.


Lamb Of God- grosso successo per il DVD della metal band, che ha raggiunto le 100,000 copie vendute.


Maroon- la band tedesca ha pubblicato l'artwork del loro prossimo album, in uscita il 22 Ottobre, The Cold Heart Of The Sun. La trovate qua sopra.


Machine Head- Brandon degli Hostility sostituirà Adam al basso, visto l'infortunio capitato.


Hatesphere- Heinz lascia la band vista la sua intolleranza alla vita on the road.


Unholy Alliance DVD- questa è la scaletta del DVD in uscita a breve:01. SLAYER - "South Of Heaven" 02. SLAYER - "Silent Scream" 03. SLAYER - "Blood Red" 04. SLAYER - "Cult"/"Chemical Warfare" 05. SLAYER - "Eyes Of The Insane" 06. SLAYER - "Dead Skin Mask" 07. SLAYER - "Hell Awaits" 08. SLAYER - "Antichrist" 09. MASTODON - "Crystal Skull" 10. MASTODON - "Capillarian Crest" 11. MASTODON - "Blood And Thunder" 12. LAMB OF GOD - "Vigil" 13. CHILDREN OF BODOM - "Angels Don't Kill" 14. CHILDREN OF BODOM - "In Your Face" 15. THINE EYES BLEED - "Dark White"



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