RECENSIONI
Visto che tra questo blog e il nostro Myspace li abbiamo citati spesso, ci sembrava appropriato fare la recensione degli ultimi lavori degli I Killed The Prom Queen e degli As We Fight.
I KILLED THE PROM QUEEN- Music for the recently deceased
Che in Australia in materia di rock non fossero proprio gli ultimi arrivati, questo ci era noto, ma che la scena metal/hardcore fosse così in salute non lo potevamo immaginare. E allora è con vero piacere che, dopo averne parlato per le loro doti live, vi presentiamo gli IKTPQ!
Definiti come " i nuovi Bring Me The Horizon australiani" ( davvero strana questa definizione, visto che gli IKTPQ hanno qualche annetto e soprattutto qualche show in più alle spalle rispetto ai pur promettenti Bring Me The Horizon) questi cinque musicisti hanno davvero talento e in questo album si sente tutto. Abili nel non cadere nei clichè del metalcore, perchè si permettono divagazioni, mai fuori luogo, in stile death metal e volte pure un po' pop. Infatti i ritornelli di The Deepest Sleep e Say Goodbye lasciano trasparire una vena più melodica, scarsamente presente invece in episodi come Sharks in Your Mouth.
Il consiglio che vi diamo è quello di ascoltare l'album e di non fidarvi delle apparizioni dal vivo qui in Italia, perchè vi potrebbero trarre in inganno....l'altro motivo è dato dal fatto che se non li ascoltate rimaniamo in quattro gatti ad essere loro fan in Italia!!!
Morale: se mi date retta, vi sto dando la possibilità di ascoltarvi una band come si deve e che sa coniugare la furia cieca del metalcore più estremo con passaggi più soft e curati.
p.s. il loro precedente cantante, giusto per la cronaca, è entrato nella line up dei Bury Your Dead.
voto 8+
AS WE FIGHT- Midnight Tornado
Che sia arrivato il momento di ricordarci della Danimarca non solo per la Sirenetta, la birra Carlsberg e Stig Toefting ( avete presente il nerboruto e incazzatissimo esterno della squadra danese di calcio???), ma anche per gli As We Fight? Forse sì! ( Anche se al momento godono di maggior fama i loro conterranei Mnemic essendo la spalla degli show dei Deftones).
In ogni caso, tanto di cappello ad una band che non fa che confermare la propria classe. Occorre precisare che anche il precedente Black Nails and Bloody Wrists aveva assolutamente ben impressionato, ma questa volta c'è davvero la marcia in più.
Forse meno incazzato come album e più alla ricerca di aperture sonore meno direttamente riconducibili al thrash/metalcore, questo lavoro va ascoltato in tutta la sua complessità perchè offre spunti molto interessanti per ogni amante del rock a cominciare dal singolo, Where Eagles Turn.
Mi sembra quasi superfluo dirvi che la tecnica mostrata da questi scandinavi è di ottimo livello e pure la produzione e il mixaggio sono ben fatti.
E se qualora voleste metterli alla prova siete invitati a farlo il 22 e il 23 Aprile rispettivamente a Milano e a Cuneo( questa location mi suona nuova!) per le due date italiane del tour europeo.
E se comunque non vi fidaste del mio giudizio provate a vedere un po' i voti che le più prestigiose riviste metal/rock hanno dato a quest'album...
voto 8+
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