martedì, ottobre 17, 2006

SYNYSTER GATES/ ZACKY VENGEANCE: MASTERS OF GUITAR




Lo ripetiamo ormai da mesi e non ci stanchiamo mai del loro album: gli Avenged Sevenfold sono una delle migliori band in circolazione e la voglia di rivederli dal vivo è tantissima.
Oggi ci concentriamo su uno dei pezzi forti della band: la coppia di chitarristi formata da Synyster Gates e Zacky Vengeance e vi presentiamo un sunto dell’articolo apparso sulla rivista Guitar Player.

Gli Avenged Sevenfold mischiano elementi di musica anni 90, passaggi screamo, riff a basse tonalità e al tempo stesso canzoni epiche, assoli rapidissimi. Che diavolo vi passa per la testa?
Syn: è da così tanto tempo che suoniamo insieme che non abbiamo più alcuna paura riguardo le nostre influenze musicali. Per City Of Evil abbiamo pensato ad assoli da parte di entrambi i chitarristi e, in generale, molta più tecnica.
Zacky: ci è sempre piaciuta la musica melodica, ma in passato eravamo molto presi dai Pantera, per esempio, e impazzivamo per quei suoni devastanti e pensavamo: wow, voglio suonare anch’io così!
Ma alla fine, allestire uno spettacolo fatto solo di assoli personali, non porta da nessuna parte. Eravamo inclusi nella categoria delle band che urlavano, ma ci siamo resi conto che nessuna delle nostre band preferite urlava e allora ci siamo chiesti cosa amavamo per davvero e abbiamo studiato a fondo band come Iron Maiden, Metallica, Megadeth o Queen e poi ci piacevano i Pantera e, addirittura, siamo andati a studiarci le band che influenzarono i Pantera, dunque i Black Sabbath.
Syn: abbiamo pure ascoltato Danny Elfman ( per chi non lo sapesse è il compositore di tutte le musiche dei capolavori di Tim Burton e molto altro ancora, come il tema dei Simpson) e molte altre colonne sonore per espandere il nostro spettro di influenze e conoscenze. C’erano tutte queste strutture musicali pazzesche, che però alla fine avevano senso! Lo stesso vale per le strutture delle nostre canzoni, che è molto non convenzionale, magari con cori con due parti diverse e ponti a quattro parti dieverse.
Zacky: non siamo una tipica metal band brutale, lavoriamo molto sugli arrangiamenti, la produzione e in generale per avere parti ben amalgamate.

Il che solleva la seguente questione: create le canzoni a pezzi e poi li assemblate o registrate la canzone già per intero?
Syn: metà delle canzoni di City Of Evil sono nate come composizione di pezzi assemblati con Pro Tools e l’altra metà sono stati registrati così come erano. È dura stare tutto il giorno in studio a sperimentare se suoni negli Avenged Sevenfold perché ai chitarristi, dopo un po’, viene un po’ di dolore alle dita e lo stesso vale per le gambe del batterista, dunque, le idee vengono registrate e poi assemblate, senza che necessariamente tutti i membri siano presenti.

Stilisticamente, come è il vostro approccio?
Zacky: sono attratto dai riff semplici ed immediati e uno dei miei maggiori ispiratori è James Hetfiled, mentre Syn adora i riff più complicati e si ispira a compositori più complessi come Marty Friedman, ma nel mio caso mi piace pensare alla combinazione tra Hetfield e Hammet dei Metallica. Penso chi io e Syn siamo una buona combinazione tra semplicità e complessità.
Syn: Ci sono un migliaio di fattori che influenzano il nostro stile compositivo nel momento in cui ci sediamo e scriviamo e, al contrario di quanto ha appena detto, Zacky è anche lui un chitarrista dalle velocità folle e capace di fare cose complicate.

Segue una parte dell’intervista dove la discussione si fa troppo tecnica per uno che parla inglese, ma non conosce la terminologia tecnica sul mondo delle chitarre: quello che vi posso dire è che Syn racconta di come lui sia solito suonare con tonalità più basse rispetto alla melodia di base e ammette di aver studiato teoria in un istituto musicale (mentre Zacky è autodidatta) dove ha imparato la tecnica del sweep picking ( qualcuno me lo sa tradurre in italiano???), molto usata da entrambi i chitarristi.

Zack, ti sei definito un seguace di Hetfield, dove prendi l’ispirazione per la ritmica?
Zacky: sono per i timbri rapidi e lo stesso è il nostro batterista. Dopo anni di prove insieme abbiamo raggiunto una compattezza e una sincronia da metronomo e quando suono tengo la mano destra molto sciolta, in modo da riuscire a riprodurre ritmiche veloci ( vi ricordo che Zacky è mancino, non è un errore!)
Syn: questo è il punto, se vuoi diventare un ottimo musicista devi suonare con un batterista, un bassista e un altro chitarrista. Puoi anche startene seduto tutto il giorno in camera tua con un metronomo e una drum machine ma non otterrai mai la compattezza sonora che la collaborazione ti da. Altra cosa che aiuta molto è sentire le proprie registrazioni e filmarsi: ve lo giuro, la prima volta che ci siamo visti in video ci siamo detti " siamo davvero così scarsi?"
Zacky: molta gente prende la questione del suonare la chitarra troppo sul serio, quasi fosse una scienza. A me interessa migliorarmi accordandomi con altri esseri umani e sviluppare con loro uno stile creativo.

Gli ultimi mesi, per voi, sono stati un vero successo: un sacco di date dal vivo, tra le quali l’Ozzfest, ottime vendite e così via. Siccome, siete nel vostro momento di massima esposizione al pubblico, come gestirete la vostra evoluzione creativa?
Zacky: in principio siamo stati catalogati come una band metalcore con parti screamo, ma noi non vogliamo essere catalogati, vogliamo essere un calderone di diverse influenze. Ovviamente non annoieremo la gente, vogliamo che comunque vengano ai nostri concerti e si divertano bevendo birra. Vogliamo mettere insieme queste due cose: evoluzione stilistica e diveritmento.
Syn: ci sarà un momento in cui non si potrà suonare più veloce di così e le band si appiattiranno tutte su uno stesso suono e noi non vogliamo appiattirci. City Of Evil è un album che mette insieme tutte le influenze metal e rende gli A7X una band non catalogabile, e non è finita qua.


La mitica Schecter di Syn:
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